Le centrali idroelettriche


Correre o passeggiare lungo il tratto del fiume Adda che attraversa il territorio di Cornate è come fare un salto nel passato!

Tutti i percorsi passano accanto a due meravigliosi esempi di archeologia industriale: la Centrale Bertini e la Centrale Esterle entrambe gestite da Edison

La centrale Bertini

La centrale Bertini deve il suo nome all’Ing. Angelo Bertini, direttore generale della Società Edison tra il 1898 e il 1915. Si tratta della centrale idroelettrica più antica del gruppo Edison.

La progettazione dell’impianto idraulico fu affidata all’Ing. Paolo Milani, mentre quella dell’impianto elettrico al neolaureato Guido Semenza, con la collaborazione di Galileo Ferraris e Charles Brown.

Al momento della sua inaugurazione, nel settembre del 1898, la centrale stabiliva un importante record: era il più grande e potente impianto in Europa, secondo nel mondo solo a quello delle Cascate del Niagara, negli Stati Uniti.

Per il suo funzionamento, la Bertini sfrutta l’acqua del fiume Adda incanalata all’altezza dell’incile del Naviglio di Paderno, dove si trova uno sbarramento chiamato, appunto, Diga di Paderno. Si tratta di una diga Poirée, costituita da panconcelli in legno, l’ultimo esemplare di questo tipo ancora operativo in Europa.

Lo scopo principale della sua costruzione era quello di alimentare, quindi elettrificare, la rete tranviaria di Milano.

Il 19 dicembre 1898, infatti, la linea di Porta Ticinese, l’ultima ad avere mezzi trainati da cavalli, fu percorsa da tram elettrici. Era un grande traguardo: Milano fu la prima città in Europa ad avere linee a trazione meccanica.

L’edificio è costruito con il ceppo dell’Adda, materiale molto usato nel'edilizia in passato, oggi non più estraibile.

L’interno è arricchito con decorazioni della tradizione locale. L’impianto elettrico originario è rimasto in funzione per un secolo: nel 1999, le vecchie macchine sono state sostituite da altre di nuova tecnologia.

Due dei sei vecchi complessi turbina/alternatore sono stati conservati a scopo documentaristico, culturale e didattico.

In quella che era la casa del custode, invece, è stato allestito un museo, in cui sono conservati disegni e documenti originali relativi alla progettazione delle centrali Edison del medio corso dell’Adda.


Annamaria Arlati, Assessore allo Sport del Comune di Cornate d'Adda intervista Guido Bertini, pronipote di Angelo Bertini a cui è intitolata una delle due centrali idroelettriche di Cornate d'Adda.



La centrale Esterle

Nel 1898, quando entrò in funzione la centrale Bertini, sembrava che la sua potenza fosse spropositata, e che l’energia prodotta sarebbe stata difficile da vendere. Ma solo pochi anni più tardi si rese necessaria la costruzione di un secondo impianto, ancora più potente di quello precedente.

Il 15 maggio 1914, quattro anni dopo l’inizio dei lavori, viene inaugurata la nuova centrale idroelettrica, intitolata all’Ing. Carlo Esterle, consigliere delegato della Società Edison. La centrale fu costruita poco più di un chilometro a valle della Bertini. L’opera di presa, denominata Diga Nuova, fu realizzata a Robbiate, un chilometro più a monte della diga di Paderno, che da allora venne chiamata Diga Vecchia.

Il nuovo impianto forniva energia alla città di Milano, alle industrie, alla tratta ferroviaria Monza-Lecco e ai paesi dell’hinterland. Durante la Prima Guerra Mondiale fu colpito dai bombardamenti austriaci ma, per fortuna, i danni furono modesti.

 

La centrale Esterle è un vero e proprio capolavoro dell’ingegno italiano ed è particolarmente nota per la sua bellezza. Siamo di fronte ad un esempio di architettura eclettica lombarda applicata all'industria. All'esterno dell’edificio predomina il rosso del mattone a vista e del cotto. I minuziosi ornamenti, il pavimento a mosaico, le colonne, i capitelli, i lampioni in ferro battuto, i gocciolatoi a forma di testa di drago, le vetrate e la base in ceppo dell’Adda la fanno apparire più come una residenza signorile che come un edificio industriale.



L'impegno di Edison nel settore idroelettrico

Oggi Edison opera ben 90 centrali idroelettriche, oltre a numerosi campi eolici, fotovoltaici e centrali termoelettriche. L’energia rinnovabile è l’origine e la tradizione, ma anche il futuro di Edison. Numeri alla mano, le centrali idroelettriche di Edison sono concentrate nel Nord Italia, per una potenza di circa 1.100 MW: 1030 MW generati da impianti di grande taglia (39 impianti) e 70 MW da mini idro (51 impianti).  La producibilità idroelettrica annua complessiva di Edison è di quasi 3 TWh.

L’impegno nelle rinnovabili di Edison si estende anche all’energia eolica, settore in cui la società opera attraverso E2i Energie Speciali.


Un ringraziamento alla ProLoco di Cornate d'Adda e in particolare a Michela Ceruti per il materiale presente in questa pagina.