La Conca Madre


La Conca Madre è un edificio museale, situato presso la Conca omonima, che ospita installazioni informative che riguardano la storia del Naviglio di Paderno, ripercorrendone le tappe costruttive, dagli studi leonardeschi fino al progetto definitivo, realizzato da Pietro Nosetti sotto Maria Teresa d’Austria fra il 1773 e il 1777.

La Conca Madre è la quarta che si incontra lungo il Naviglio di Paderno, dopo Conchetta, Conca Vecchia e Conca delle Fontane.

La gestione dell’edificio, insieme a quella della sorella Conca delle Fontane, è stata data in concessione dal Parco Adda Nord alla Pro Loco di Cornate d’Adda nell’estate del 2016 al fine di valorizzarne le potenzialità turistiche e di farne un punto d’informazione per l’Ecomuseo  Adda di Leonardo.

 

La Conca Madre è anche un luogo la cui storia s’intreccia con quella del Naviglio. La chiusa che dà il nome all’edificio si trova in corrispondenza del punto del Naviglio in cui, sul finire del ‘500, Giuseppe Meda aveva scavato il grandioso “Castello d’Acque”, una conca che doveva coprire un salto di 18 m. Successivamente essa fu rimaneggiata durante i lavori diretti dal Nosetti, che portarono al compimento del Naviglio nella forma in cui tutt’ora si presenta: il salto fu ridotto a 6,20 m, in modo da agevolare il transito dei barconi, e il numero complessivo di conche fu aumentato da due a sei. Il salto, pur così ridotto, è comunque il più alto dell’intero Naviglio, da cui il nome Conca Grande o Madre.

 

Fra il 1893 e il 1907, un arco di tempo che si sovrappone alla costruzione della centrale idroelettrica Bertini, l’energia prodotta dalla quale era destinata alla città di Milano, per sopperire al fabbisogno locale furono costruite sei centraline, ciascuna delle quali era in grado di sprigionare una potenza di 80 kW alla tensione di 1000 V, sfruttando i salti già esistenti nelle conche di navigazione.

La centralina più antica, costruita da Federico Wyttenbach nel 1893, andò ad alimentare il primo mulino mosso dall’elettricità in Italia. Dopo il fallimento di Wyttenbach, il quale aveva costruito altre tre centraline, il mulino passò alla famiglia Colombo e le centraline furono rilevate da Banca Briantea. Negli stessi anni, tra il 1898 e il 1907, Giovanni Battista Galimberti fece costruire altre due centraline, destinate all’alimentazione dei comuni circostanti e della tessitura Galimberti, a Osnago.

Nel 1962, in seguito alla nazionalizzazione degli impianti di produzione dell’energia elettrica, le centraline lungo il Naviglio di Paderno furono dismesse, e solo nel 2000 gli edifici di Conca Madre e Conca delle Fontane furono restaurati dal Parco Adda Nord e adibiti ad uso museale.


Un ringraziamento alla ProLoco di Cornate d'Adda per il materiale presente in questa pagina.